martes, 23 de septiembre de 2008

La giusta via - El justo camino

La via musicale è tutto ciò che il musicista ha appreso nel corso della sua formazione: teoria, armonia, pratica quotidiana con il proprio strumento, tutta la musica scritta e tramandata sugli spartiti ed anche quella ascoltata sui dischi, dal vivo, ecc; praticamente tutta la cultura musicale acquisita. Ma questo, da solo, non è sufficiente, ed è ben noto ai musicisti che si sono formati nei conservatori, i quali, pur avendo conseguito una notevole preparazione tecnica che permette loro di riprodurre anche i più grandi capolavori, spesso hanno difficoltà a improvvisare. Questa incapacità deriva dal conflitto che inevitabilmente nasce a causa dell'atteggiamento critico che il musicista ha nei confronti di sé stesso: da una parte vorrebbe dare libero sfogo alla propria creatività e magari riesce a suonare qualche nota sullo strumento, ma alla prima "stonatura", subito avverte un forte impulso che gli impedisce di proseguire. Nel caso di pianisti, per esempio, si vede la mano che si stacca bruscamente dalla tastiera, come se scottasse.
La via estatica, invece, permette al musicista di imparare a "convivere" con il proprio atteggiamento critico, evitando così di farsi coinvolgere dagli "impulsi paralizzanti": in sostanza, è la capacità dell'improvvisatore di andare in "estasi" (ex-stasis = uscire dal corpo inteso come dimensione fisicamente statica), di entrare cioè in quel particolare "stato modificato di coscienza" attraverso il quale è possibile farsi "rapire" dall'estasi creativa e liberare finalmente la propria energia creativa bloccata. Questo stato di grazia, raggiungibile con diverse tecniche, porta il musicista a uno straordinario contatto con il proprio strumento, una vera e propria fusione che gli permette di suonare in modo diretto e immediato ciò che percepisce intuitivamente, senza dover attingere alla memoria cosciente. In questa magica dimensione, ogni nota, ogni accordo, ogni suono diventa meravigliosamente bello e carico di significato, e lo stimolo a produrre musica cresce sempre più forte, fino a sfociare in veri e propri "raptus creativi". Nel corso dell'improvvisazione, quindi, il musicista segue queste due grandi direttive, la via musicale e la via estatica, che sono complementari e si integrano in percentuale variabile: si alternano cioè momenti in cui la razionalità è più forte a situazioni dove invece la mente allenta la sua presa ed è allora la pulsione creativa a predominare.


El camino musical es todo aquello que el musico aprendiò durante su formacion: teoria, armonia, practica diaria con su estrumento, toda la musica escrita y toda la musica escuchada en vivo, en discos ecc..practicamente toda la cultura musical adquirida. Pero esto no es suficiente y lo musicos de los conservatorios lo saben bien, dado que pueden reproducir cualquier capolavor musical perfectamente, que pero amenudo no saben emprovisar. Esta incapacidad viene de un conflicto que nace por causa de una postura critica que los musicos tienen con ellos mismos: de una parte les gustaria librar su cretividad y a lo mejor consigue combinar unas notas, pero al primer desafino no pueden proseguir. en el caso de los pianistas, se vee la mano que se quita rapido del teclado, como si quemara.
El camino estatico, por contra, permite al musico de aprender la convivencia con su postura critica, evitado asi los "impulsos paralizantes": en la practica, es la capacidad del improvisador de ir en exstasis (salir del cuerpo intendido como dimension fisicamente estatica), de entrar en aquel estado modificado de conciencia que permite hacerce raptar por el extasis creativa y librar la energia creativa bloqueada. Este estado de gracia, llegable con diferentes tecnicas, lleba el musico en un straordinario contacto con el istrumento, una verdadera fusion que permite de tocar en modo directo y inmediato lo que percibe intuitivamente, sin deber cojer de la memoria conciente. En esta magica dimension, cada nota, cada acorde, cada sonido se transforma en bello y cargado de sentido, y el estimulo en producir musica crece cada vez mas, hasta llegar en verdadros raptus creativos. En la improvisacion, el musico sigue dos grandes directivas, el camino musical el camino estetico, que son complementarios y se juntan el percentajes variables: se alternan en momentos de racionalidad fuerte y momentos de creatividad predominantes.


1 comentario:

Anónimo dijo...

..visto che adoro i pianisti e la musica solo per piano, consiglio a tutti di ascoltare almeno una volta Ludovico Einaudi, grande contemporaneo che arriva al cuore usando l'essenziale, e Giovanni Allevi...che è geniale e pazzo,o forse geniale proprio perchè pazzo!suggerisco l'album 13 dita e non vedo l'ora di ascoltare Evolution!
e aggiungo che chi va al conservatorio spesso è davvero molto creativo...poi la mia migliore amica si laurea fra una settimana in pianoforte!
ciao e tanta buona musica che fa sempre bene!bel post!

serena

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