martes, 15 de enero de 2008

Carlo Petrini: Veronesi, le mezze verità di un oscurantista

«Ancora una volta il biologico viene additato come forma di neo-oscurantismo dalla lobby che spara tutte le sue cartucce in favore degli organismi biotech, ma i veri oscurantisti sono quelli pronti ad usare le mezze verità come argomenti».

Mentre con disappunto mi trovo costretto a prendere atto del quarto rinvio consecutivo in Consiglio dei Ministri sulla legge che pone paletti contro la contaminazione Ogm, assisto alla prevedibile contro-campagna messa in atto dalla lobby pro-organismi geneticamente modificati. Ancora una volta il biologico viene additato come forma di neo-oscurantismo: in realtà va detto che il biologico è una scienza, non è un ritorno al passato.L'eccesso di pesticidi e di prodotti antiparassitari ha depauperato i suoli in maniera tale che mai come oggi la ricerca della naturalità deve avvalersi del massimo di ricerca. Anzi, ci vuole un dialogo tra ricerca scientifica e mondo contadino.Questa settimana abbiamo assistito ad atteggiamenti molto determinati da parte dei pro-Ogm, che non assumono quelli che sono i fondamenti della cultura occidentale negli ultimi tre secoli: ragione e dubbio. Chi non coltiva il dubbio è il vero oscurantista. Chi sostiene che gli Ogm sono il futuro usa argomentazioni sterili, incomplete, fatte di mezze verità. Vorrei ad esempio ricordare che il «miracolo» della salvezza del San Marzano è avvenuto tramite un Presidio Slow Food alcuni anni fa, senza ricorrere al transgenico.
A questi ormai puntualmente ciclici pressapochismi fa eco una voce (purtroppo) autorevole: quella dell'ex Ministro della Salute, Umberto Veronesi, dal quale apprendiamo che preferisce gli Ogm alla polenta.In un'intervista a «La Stampa» esordisce dicendo che intorno agli Ogm c'è tanta ignoranza, poi aggiunge che gli Ogm li mangiamo da trent'anni e che il grano Creso è un Ogm: non è vero.Il grano Creso è un ibrido ottenuto accelerando un processo di mutazione naturale, si tratta di incroci di varietà diverse di grano: ben diverso dal mais con dentro il gene di un batterio o di uno scorpione. Chi è contro gli Ogm non è contro la ricerca, non è oscurantista, semplicemente non vuole che in natura si mescolino cose che non si mescolerebbero seguendo il suo corso ed è per la libertà di scelta: una cosa che attualmente non si può garantire.Perché chi coltiva biologico dovrebbe essere «inevitabilmente» contaminato dagli Ogm del vicino?Per quanto riguarda il Golden Rice (è vero che contiene più beta-carotene e dunque in linea di principio potrebbe far bene alla vista) Veronesi dimentica di dire (e lo sostengono scienziati nutrizionisti, non me lo invento io) che il beta-carotene per essere assimilato dall'organismo ha bisogno di essere assunto all'interno di una dieta ricca e bilanciata, non certo quella cui sono abituati i poveretti a cui vogliono salvare la vita i pro-transgenico inondandoli di riso Ogm.
Terzo: lo spauracchio aflatossine.È vero, sono cancerogene, ma si formano soprattutto quando il mais è stoccato male, quasi sempre quando il mais è immagazzinato con la diffusissima tecnica dell'insilato. Questo mais lo mangiano le bestie di cui ci nutriamo. Con quel mais non si fa la polenta e non è mais tradizionale. Gli Ogm non sono immuni dalle aflatossine: risolvere il problema della Piralide (insetto che è solo una delle cause della loro formazione e non la più importante) non è una soluzione. Le aflatossine sono dovute principalmente ai metodi industrializzati di coltivazione, raccolta e stoccaggio del mais: non dire questo è grave.
È l'agroindustria la causa principale della diffusione delle aflatossine, quell'agroindustria che promuove gli Ogm. Quindi caro Veronesi, la mangi sereno la polenta: lei, i suoi figli e i suoi futuri nipoti. Non c'è più neanche la pellagra: stia tranquillo, così avrà finalmente rispetto di quei tanti agricoltori che hanno duramente lavorato per salvare le varietà tradizionali di mais dall'estinzione. Con una frase li ha infangati ingiustamente.Ragione e dubbio: fortunatamente, su questo terreno, fior di scienziati la pensano diversamente da lei e abbiamo fiducia che il dialogo spiazzerà queste forme di sfrontata sicurezza. Sperando che nel frattempo la strategia delle multinazionali, che vogliono invaderci a tutti i costi con gli Ogm, anche contro la legge, non l'abbia vinta. Consiglio dei Ministri: fai in fretta, per favore.

Carlo PetriniSlowfood
Fonte:"Associazione italiana per l'agricoltura biologica" www.aiabsicilia.it
Faccio un grande "in bocca al lupo" a Carlo e a tutti quelli che ci difendono da coloro che pur di vendere, ci farebbero mangiare qualunque cosa.
Pace a tutti!

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