Con la stessa scheda con cui i lavoratori marcano per dare costanza alla giornata lavorativa si potrà, inoltre, accedere ai servizi di assistenza sanitaria, ai bancomat del Banco Vaticano, al mercato, ai refettori e ai distributori di benzina della Stato del Vaticano. L'obbligo di marcare ha mosso discussioni, sopratutto tra gli eclesiastici, dato che alcuni temono ci sia un controllo troppo rigido e non si tenga in conto delle attività pastorali fuori dal Vaticano. Alcuni dei prelati ha detto che questa misura è stata abolita nel 1960 sotto il pontificato di Giovanni XXII e che la sua reintroduzzione è un passo indietro. Cosicchè a partire del prossimo anno i lavoratori del Vaticano conteranno con una "scheda di valutazione", dove si valuterà la professionalità, correzione, dedicazione e rendimento. Questa scheda servirà per misurare il livello di lavoro di ognuno dei dipendenti vaticani per poter stabilire eventuali a umenti di retribuzione o sanzioni, che potranno arrivare al licenziamento. Nel Vaticano lavorano attualmente 2.748 persone: 1.212 uomini e 425 donne, 778 sacerdoti, 243 freti e 90 suore; per i quali lo Stato spende una media di 80 milioni di euro all'anno, secondo il giornale La Repubblica.
Quindi attenti a non sgarrare, che chi va controcorrente paga!!!! Pace a tutti!
Entoncez cuidado a no joderla, que quien va contracorriente pagarà!!! Paz para todos!
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