domingo, 17 de mayo de 2009

Maschilismo - Machismo

In Italia i maschilisti assassini possono tirare un sospiro di sollievo. Da oggi potranno evitare le pene più dure se ammetteranno di aver ucciso la loro compagna per gelosia. Lo stabilisce la Cassazione limitando ad un massimo di 14 anni la condanna nei confronti di un uomo che uccise a coltellate la sua compagna.
Il Tribunale giustifica la sentenza affermando che, “secondo il sentire comune” degli italiani, la gelosia non è del tutto “illecita”. I principali partiti hanno protestato, però nessuno finora ha proposto una legge che rettifichi la sentenza maschilista della massima carica giudiziaria. La concezione della donna come un essere creato per il piacere dell’uomo, che nei casi più gravi conduce a maltrattamenti e persino alla morte, è ancora molto radicata in Italia, ed il suo leader politico Silvio Berlusconi, non ha alcuna intenzione di combatterla.
Neppure i mezzi di comunicazione, escluse alcune onorevoli eccezioni, si mobilitano contro la violenza di genere. I programmi televisivi non solo sono pieni di veline, donne utilizzate al solo scopo di mostrare la loro bellezza, ma omettono le notizie sui i maltrattamenti. Come racconta Susanna Bianconi, presidente della Casa Delle Donne Per Non Subire Violenza di Bologna, quando un uomo uccide la sua compagna i mezzi di informazione parlano solitamente di “raptus di follia, di gelosia, a volte perfino di eccessivo amore”.
Esiste addirittura un programma chiamato Amore Criminale. “Quando si parla di violenza contro la donna ci si focalizza molto sulla violenza da parte di sconosciuti. E la destra si è mobilitata sopratutto nei casi in cui l’aggressore era straniero”, aggiunge la Bianconi. Il Governo di Berlusconi si è mosso sulla base di una serie di stupri commessi in un parco di Roma ed ha approvato un decreto che prevede l’ergastolo per l’assassino che abbia prima stuprato la sua vittima, considerando per la prima volta delitto la violenza sessuale. Le associazioni femminili hanno applaudito la misura, ma denunciano l’assenza di una normativa che, come quella spagnola, contempli la violenza di genere in forma integrale. Però neanche l’opposizione la richiede, come spiega Vittoria Franco del Partito Democratico, perché si preferisce dare una opportunità alla nuova legge. Mancano i fondi


Los machistas asesinos pueden respirar un poco más tranquilos en Italia. A partir de ahora, se podrán librar de las penas más duras si alegan que mataron a su pareja por celos. Lo establece la Corte Suprema al limitar hasta un máximo de 14 años la condena a un hombre que mató a cuchilladas a su pareja. El Tribunal justifica su fallo en que, "según la conciencia colectiva" de los italianos, los celos no son del todo "ilícitos". Los principales partidos han protestado, pero ninguno propone por ahora ninguna ley que rectifique la jurisprudencia machista de la máxima instancia judicial. La concepción de la mujer como un ser creado para el placer del hombre, que en sus casos más graves conduce al maltrato y hasta a la muerte, sigue muy arraigada en Italia y su líder político, Silvio Berlusconi, no tiene ninguna intención de combatirla.
Los medios de comunicación, aunque con honrosas excepciones, tampoco colaboran contra la violencia de género. Los programas de televisión no sólo están copados de veline, mujeres contratadas con el único fin de mostrar su belleza, sino que también obvian las noticias sobre maltrato. Como cuenta Susanna Bianconi, presidenta de la Casa de la Mujer contra la Violencia de Bologna, cuando un hombre mata a su compañera, los informativos suelen hablar de "acto de locura, de celos, algunas veces hasta de demasiado amor". Incluso existe un programa llamado Amor criminal. "Cuando se habla de violencia contra la mujer se focaliza mucho sobre las violaciones por desconocidos. Y la derecha se ha movilizado, sobre todo, en casos en que el agresor era extranjero", añade Bianconi. El Supremo falla que matar por celos no es del todo "ilícito" El Gobierno de Berlusconi se ha movido precisamente a raíz de una cadena de violaciones cometidas en un parque de Roma y ha aprobado un decreto que prevé prisión de por vida para el asesino que antes haya violado a la víctima. También incluye por primera vez como delito el acoso sexual. Las asociaciones de mujeres han aplaudido la medida, pero echan en falta una norma que, como la española, contemple la violencia de género de forma integral. Pero no la reclama ni siquiera la oposición pues, como explica Vittoria Franco, del Partido Democrático, prefieren dar una oportunidad a la nueva ley. Falta de presupuesto

Qua in Spagna tutti i giorni si parla di violenza contro le donne. In Italia se ne parla sporadicamente, solo nel caso di violenza spregiudicata, e non è perchè in Italia vi sono meno casi di violenza, ma è più per la poca considerazione della donna come parte fondamentale della società! Pace a tutti!

Aqui en Espana todos los dias se habla de violencia en contra d las mujeres. En Italia se habla muy raramete, solo en caso de violencia muy dura, e no porque en Italia haya menos casos de violencia, pero es mas por la poca consideracion de la mujer como parte fundamental de la sociedad! Paz para todos!

3 comentarios:

Anónimo dijo...

Sempre molto interessanti e sconvolgenti le notizie del sito italiadallestero.info. Consiglio a tutti di metterlo tra i preferiti e consultarlo spesso.
Baci baci
Federica

Razor dijo...

Bah, la peggior forma di maschilismo, non so come va all'estero ma mi riferisco all'Italia, è il fatto che una donna viene pagata sempre meno di un uomo. E' veramente uno schifo. Al secondo posto potrei aggiungere il glorioso trattamento, stile pesci in faccia, che riservano qui da noi a chi diventa mamma.

Matteo dijo...

Quoto Razor al 100%!

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