viernes, 10 de abril de 2009

Un pozzo senza fondo! - Un pozo sin fondo!

Il Governo manovra per piazzare uomini di fiducia a capo dei giornali di maggior prestigio.Il cataclisma finanziario, la crisi pubblicitaria, l’adattamento all’universo digitale e i licenziamenti dei giornalisti sono temi comuni a tutti i giornali del mondo.Molti esperti, e non pochi lettori, temono che tale situazione incida sulla qualità della stampa. In Italia, forse il paese europeo insieme alla Russia in cui il controllo politico dei media è meno discutibile, l’inquietudine è doppia.Al duopolio televisivo, o più semplicemente monopolio assoluto, formato da Mediasete RAI, potrebbe aggiungersi molto presto una sorta di rivoluzione della stampa.Dietro a questo movimento tellurico in elaborazione risuona il solito nome: Silvio Berlusconi, magnate dei media e primo ministro, il cui nuovo obiettivo sono le due testate giornalistiche milanesi di maggior prestigio, Corriere della Sera, il più importante quotidiano italiano, e Il Sole 24 Ore, il principale giornale economico nazionale.“Questa volta Berlusconi non farà prigionieri, vuole controllare tutto e lo farà”, dice Giancarlo Santalmassi, giornalista RAI dal 1962 al 1999 e direttore di Radio24 fino a quando, l’autunno scorso, fu allontanato dopo essere stato dichiarato nemico ufficiale del Governo del Cavaliere nel 2006.Enzo Marzo, storico giornalista del Corriere, è pienamente d’accordo con Santalmassi; giovedì scorso, nel corso di un dibattito sulla libertà di stampa che si è svolto presso la sede della Commissione Europea a Roma, ha affermato che la battaglia per la direzione del giornale è già iniziata.Il nucleo dirigente del gruppo RCS (editore di Unedisa in Spagna) e proprietario del Corriere, spiega Marzo, ha ritirato la fiducia al direttore del quotidiano, Paolo Mieli, e sta valutando due sostituti: il primo, Carlo Rossella, sponsorizzato da Berlusconi e il secondo, Roberto Napoletano, direttore de Il Messaggero che, come ricorda Marzo, “divenne famoso durante l’ultima notte elettorale perchè fu pizzicato da una telecamera mentre concordava al telefono con il portavoce di Casini(leader dei democratici dell’UDC e genero dell’editore del quotidiano) il titolo principale che avrebbe piazzato il giorno dopo”.Rossella è il presidente di Medusa, società di distribuzione cinematografica di Berlusconi, ed ha ricevuto la benedizione de Il Giornale, quotidiano della famiglia del magnate che ha ricordato che il Cavaliere “lo tiene particolarmente a cuore e gli ha già dato l’incarico di dirigere le sue due più grandi testate, Panoramae TG5 .”All’interno del RCS, Rossella conta su altri importanti sostenitori: Diego della Valle, proprietario di Tod’s e della Fiorentina, e Luca Cordero di Montezemolo, patron della Fiat e del gruppo Ferrari e amministratore delegato de La Stampa.Ma la parola di Berlusconi sarà quella decisiva, spiega senza ombra di pudore il quotidiano di suo fratello, perché mentre la crisi strangola i giornali, “l’intero sistema bancario dipende dal primo ministro”.Napoletano ha le sue carte: non dispiace a Berlusconi ed è tra i pochi che comunicano telefonicamente con Giulio Tremonti, ministro dell’Economia ed editorialista de Il Messaggero.Secondo Il Giornale il ministro “sa che il peggio della crisi economica sta per arrivare” e la sua idea è quella di piazzare Napoletano a Il Sole (proprietà, come Radio24, del patronato di Confindustria) e di passare al suo attuale direttore, Ferruccio de Bortoli, il timone del Corriere.Se non parlassimo dell’Italia tutto questo affanno sarebbe inverosimile, degno al massimo di un articolo scandalistico. Ma tutte le fonti sono concordi nel segnalare che si tratta di “manovre serie e reali” il cui effetto causerà “un terremoto”.Il malcontento del Governo nei confronti di un altro giornale, La Stampa di Torino, proprietà della Fiat è palese. Secondo l’entourage berlusconiano, il suo direttore Giulio Anselmi sarà tentato con un’altra importante poltrona: quella di presidente dell’agenzia ufficiale Ansa. Se dovesse accettare, prenderebbe il suo posto un direttore meno ostile al Governo.Mentre questo disegno politico prende corpo, i media italiani cercano, per quanto possibile, di tener testa a questa tempesta. Il presidente del RCS Piergaetano Marchetti, che ha visto nel 2008 scendere i profitti del gruppo a 38 milioni di euro rispetto ai 220 milioni del 2007, ha confermato che stanno soffrendo “tagli pubblicitari feroci ed immediati”.E il suo amministratore delegato ha annunciato che l’andamento del gruppo dei primi mesi dell’anno obbligherà a “una riduzione del personale”. “Bisogna agire sui costi e sui modelli economici in Italia e all’estero”.Marco Benedetto, vicepresidente del Gruppo Espresso, prevede anch’egli “tagli e cambiamenti”. Ironicamente Benedetto non è pessimista sul futuro del settore: “Tra una decina d’anni sarà splendido”. www.elpais.es

El cataclismo financiero, la caída de la publicidad, la adaptación al universo digital y los despidos de periodistas son asuntos que ocupan a todos los periódicos mundiales. Muchos expertos, y no pocos lectores, temen que el trance afecte a la calidad de la prensa. En Italia, quizá el país europeo, con Rusia, donde el control político de los medios es menos discutible, la inquietud es doble. Al duopolio televisivo, o más bien monopolio a secas, formado por Mediaset y la RAI, puede sumarse muy pronto una especie de revolución de la prensa escrita.
'Corriere della Sera' está en el punto de mira de Berlusconi
Al fondo de ese movimiento telúrico en gestación suena el nombre habitual: Silvio Berlusconi, magnate de los medios y primer ministro, cuyo nuevo objetivo son dos cabeceras milanesas de mucho prestigio, Corriere della Sera, el mayor diario italiano, e Il Sole 24 Ore, el gran periódico económico del país.
"Esta vez Berlusconi no hará prisioneros, lo quiere controlar todo y lo hará", dice Giancarlo Santalmassi, periodista de la RAI desde 1962 a 1999 y director de Radio24 hasta que fue purgado, en otoño pasado, tras haber sido declarado enemigo oficial por el Gobierno de Il Cavaliere en 2006. Enzo Marzo, veterano periodista del Corriere, coincide "plenamente" con Santalmassi; el jueves, durante un debate sobre libertad de prensa celebrado en la sede de la Comisión Europea en Roma, dijo que la batalla por la dirección del diario ya ha empezado.
El núcleo dirigente del grupo RCS -editor de Unedisa en España- y propietario del Corriere, explica Marzo, ha retirado su confianza al director del diario, Paolo Mieli, y maneja dos sustitutos. El primero es Carlo Rossella, apadrinado por Berlusconi, y el segundo, Roberto Napoletano, director de Il Messagero, que, recuerda Marzo, "se hizo famoso en la última noche electoral porque fue cazado por una cámara pactando por teléfono con el portavoz de Casini (líder de la democristiana UDC y yerno del editor del diario) el titular que debía sacar al día siguiente". Rossella es el presidente de Medusa, la distribuidora cinematográfica de Berlusconi, y ha recibido las bendiciones de Il Giornale, el periódico de la familia del magnate, que recuerda que éste le "tiene gran simpatía y ya le encargó dirigir sus dos cabeceras más importantes, Panorama y TG5 [el telediario del Canal 5]".
Dentro de RCS, Rossella cuenta con otros apoyos notables: Diego della Valle, dueño de Tod's y del Fiorentina, y Luca Cordero di Montezemolo, patrón de Fiat y de Ferrari y consejero delegado de La Stampa.
Pero la palabra de Berlusconi será decisiva, razona sin asomo de pudor el diario de su hermano, porque mientras la crisis acongoja a los diarios, "el sistema bancario entero depende del primer ministro".
Napoletano tiene sus cartas: no disgusta a Berlusconi y es de los pocos que hablan por teléfono con Giulio Tremonti, ministro de Economía y columnista de Il Messaggero. Según Il Giornale, el ministro "sabe que lo peor de la crisis económica está por llegar", y su idea es colocar a Napoletano en Il Sole (propiedad, como Radio24, de la patronal, Confindustria) y dar a su actual director, Ferruccio de Bortoli, el timón del Corriere. Si no habláramos de Italia, toda esta agitación resultaría inverosímil, digna apenas de una cita en un confidencial. Pero todas las fuentes coinciden en señalar que se trata de "maniobras serias y reales", cuyo efecto producirá "un terremoto".
El descontento del Gobierno con otro gran periódico, el turinés La Stampa, propiedad de la Fiat, es palmario. Según el entorno berlusconiano, su director, Giulio Anselmi, será tentado con una gran poltrona: presidir la agencia oficial Ansa. Si acepta, se pondrá en su lugar a un director menos hostil al Gobierno. Mientras ese diseño político toma cuerpo, los medios italianos capean como pueden la tempestad. El presidente de RCS, Piergaetano Marchetti, que ha visto bajar los beneficios del grupo en 2008 hasta los 38 millones de euros desde los 220 millones de 2007, ha confirmado que están sufriendo "recortes publicitarios feroces e inmediatos". Y su consejero delegado ha anunciado que la marcha del grupo en los primeros meses del año obligará a "reducir personal". "Hay que actuar sobre los costes y modelos de negocio, en Italia y el extranjero". Marco Benedetto, vicepresidente del Grupo Espresso, anticipa también "cierres y reajustes". Irónicamente, Benedetto no es pesimista sobre el futuro del sector: "Dentro de diez años será espléndido".
www.elpais.es

Scusate la lungaggine dell'articolo, ma per quello che dice è molto sintetizzato....Le nefandezze del primo ministro italiano vanno ben oltre! Cmq è sorprendente che certi tipi di articoli vengano pubblicat all'estero, mentre che in Italia non c'è più traccia di giornalisti che si possan chiamare tale...o almeno quelli che ci sono si nascondono bene! Pace a tutti!

Perdonad la extension del articulo, pero por lo que dice es bastante sintetico.....Las guarrerias del primer ministro italano van mucho mas alla! Es sorprendente que unos tipos de articulos sea publicados en el extranjero, mientras que en Italia no hay rastro de periodistas que se puedan llamar asi...o por lo menos los que hay se esconden muy bien! Paz para todos!

3 comentarios:

Matteo dijo...

Dopo tutto quello che ha fatto, dopo tutto quello che ha detto, dopo tutta la gente che ha tradito e dopo tutti gli anni che ha vissuto, il Cavaliere senza terra si sta preparando all'investitura di Imperatore d'Italia! D'altronde lo diceva da anni: "Mi consenta"....e glielo hanno consentito tutti! Nel MalPaese se sai chiedere le cose....le ricevi! Sempre!
Dopo anni di osservazione dall'estero dei miei concittadini, sono arrivato alla conclusione, che fondamentalente ci manca il "senso di cittadinanza" che si osserva nel resto dei paesi europei e non solo! Sul perchè ci sto ancora lavorando, ma appena lo scopro lo scrivo!
Pace a tutti!

Razor dijo...

Gheviol, ti contesto lo stile un pò da Mazzini de noartri, per il resto sono d'accordo con te. E la cosa più inquietante è che nonostante tutto e dico proprio tutto, crisi economica inclusa, Berlusconi continua a volare alto nei sondaggi di consenso. Ma come cazzo siamo messi!
Buona Pasqua a te a Federica!

Matteo dijo...

Considera che i sondaggi se li fa lui! La strategia è la stessa usata la Mussolini! Le ronde si trasformeranno in controllori della giustizia e della società! Pensa che la reazione degli spagnoli quando han visto il berlusca che diceva che l'accampamento dei terremotati è come un camping, è stata...."Nessuno di quelli che era li ha cercato di tirargli una pietra in testa???". Nessuno muove un dito per paura!!!
La lobotomizzazione è quasi completa!

Buona Pasqua anche a voi Luca!

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