Grandi profitti per le case farmaceutiche. Gli unici che festeggiano sono i dirigenti e gli azionisti delle due multinazionali farmaceutiche, la svizzera Roche e la britannica GlaxoSmithKline, produttrici dei farmaci antinfluenzali di cui tutti i governi del pianeta stanno facendo incetta in questi ultimi giorni: il Tamiflu (Roche) e il Relenza (Glaxo). Mentre tutti i titoli di borsa sono in calo, le quotazioni della Roche e della Glaxo stanno guadagnando su tutte le piazze mondiali. Per non parlare delle due aziende che detengono i brevetti dei due farmaci, la californiana Gilead (Tamiflu) - che ha tra i suoi principali azionisti l'ex capo del Pentagono, Donald Rumsfeld - l'australiana Biota (Relenza), i cui indici azionari sono schizzati alle stelle negli ultimi giorni. Festeggiano anche le multinazionali farmaceutiche che hanno già preso accordi con l'Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) per lo studio e la produzione di vaccini contro l'influenza suina: la francese Sanofi Aventis - che a inizio marzo aveva annunciato l'apertura, proprio in Messico, di uno stabilimento per la fabbricazione di un vaccino contro eventuali influenze pandemiche - la statunitense Baxter - recentemente coinvolta in un grave scandalo: aveva distribuito, in diciotto paesi, vaccini antinfluenzali contaminati dal virus dell'influenza aviaria - e la svizzera Novartis.Un virus ibrido così strano da sembrare artificiale. Non sarà molto facile trovare un vaccino per questa influenza. Gli scienziati del Centro per il controllo delle malattie (Cdc) di Atlanta, il principale istituto epidemiologico statunitense hanno dichiarato che questo ceppo virale contiene una combinazione unica, mai vista prima, di sequenze genetiche di due diversi virus influenzali suini (uno di origine nordamericane e uno eurasiatico), del noto virus dell'influenza aviaria e della familiare influenza umana. Un ‘riassortimento' genetico così particolare, da far addirittura sorgere dubbi sull'origine naturale di questo nuovo supervirus.




