I cattolici che appoggino la riforma della legge sull'aborto non saranno espulsi dalla Chiesa, come aveva annunciato la Conferenza Episcopale all'inizio di questo mese, però saranno "in una situazione obiettiva di peccato" e non potranno fare la comunione. Questo sì, saranno assolti se, dopo essersi confessati, manifesteranno pubblicamente il loro pentimento, secondo quanto spiegò ieri in conferenza il portavoce dell'Episcopato, Juan Antonio Martinez Camino. L'avvertimento si dirige a qualunque cattolico, includendo i deputati e senatori che dovranno votare la Legge della Salute Sessuale e Riproduttiva che passerà in Parlamento. La vicepresidente Maria Teresa Fernandez de la Vega ha risposto in conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri: "I poteri pubblici agiscono in modo indipendente dalla credenze religiose. Il concetto di peccato si situa nell'ambito della credenze e non viene considerato nell'ordinamento giuridico!".
Che strano che una religione si metta nelle cose pubbliche! Ma non c'era una distinzione tra società civile e società religiosa?? Se un cattolico o di altre religioni non vuole abortire, che non lo faccia! Mi sembra che nessuno obblighi nessuno...Non vorrei che questa fosse solo una dimostrazione di forza e potere. Pace a tutti!
Que raro que una religion se meta en asuntos publicos! Pero no habia una diferenciacion entre sociedad civil y sociedad religiosa?? Si un catolico o de otra religion no quiere abortar, que no lo haga! Me parece que nadie obliga a nadie... Espero que esta no sea solo una demotracion de fuerza y poder. Paz para todos!
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